VERTIGO – VIDEO SCENARIOS OF RAPID CHANGES (Le mutazioni della società in videoarte)

di Paolo Mazzanti
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– VERTIGO –

VIDEO SCENARIOS OF RAPID CHANGES

Le mutazioni della società in videoarte

Una mostra composta da soli video. 34 opere di 29 artisti internazionali nella bellissima, modernissima sede della Fondazione MAST a Bologna, dove l’ingresso è gratuito e permette al visitatore di “vivere” le opere nel modo che ritiene migliore tornando e ritornando a scoprire sempre elementi nuovi e godersi la visione attraverso gli schermi di ottima fattura per la gratificazione visiva. Attraverso il codice QR esposto a fianco ad ogni schermo è possibile ascoltare l’audio tramite le cuffie del proprio cellulare.

 

Il tema trattato riguarda i repentini cambiamenti della società e spiega Urs Stahel:

«L’esposizione nasce dalla riflessione sulla mole di informazioni elaborate da ciascuno di noi ogni giorno, che, combinate alla velocità e alla complessità, si trasformano in un fattore travolgente di cambiamenti nella società. I dati mostrano che oltre il 40% della popolazione europea si avvia alla totale rinuncia ai mezzi di informazione tradizionali. La scrittura e il calcolo li lasciamo volentieri alle macchine. La comunicazione scritta è ormai obsoleta o si è ridotta a poche righe. La lettura, il pensiero e la memoria sono destinati a indebolirsi. Il risultato è che oggi ci troviamo a fare i conti con parametri in continua evoluzione, cambiamenti di proporzioni così colossali in termini di portata, velocità e qualità che non siamo più in grado di comprenderli, e nemmeno riusciamo a reagire in maniera adeguata. Il più delle volte ci sentiamo storditi, insicuri e smarriti: la vertigine – intesa nel senso più ampio come incertezza, ottenebramento, mancanza di chiarezza e capogiro – è divenuta la nuova normalità».

 

L’interpretazione di quanto sopra la vediamo attraverso gli occhi degli artisti scelti:

Lucy Beech, Will Benedict, Cao Fei, Chen Chieh-jen, Douwe Dijkstra, DIS, Simon Dybbroe Møller, Nina Fischer & Maroan el Sani, Melanie Gilligan, Simon Gush, Lauren Huret, Sven Johne, Kaya & Blank, Ali Kazma, Dominique Koch, Gabriela Löffel, Ariane Loze, Eva & Franco Mattes, Richard Mosse, Paulien Oltheten, Stefan Panhans & Andrea Winkler, Julika Rudelius, Pilvi Takala, Wang Bing, Anna Witt.

 

Occorre sedersi e visionare i video con calma per meglio comprendere il messaggio ed il lavoro degli artisti. Proponiamo alcuni ”fotogrammi” fra quelli più significativi. In fondo alla pagina trovate anche un link dal quale potete scaricare un PDF con l’elenco di tutti i video presenti.

 

La mostra è divisa per sezioni tematiche:

LAVORO E PROCESSI PRODUTTIVI

 

Friend Wotan (2013, 36m 47s) di Chen Chieh-jen
Viaggio malinconico e ricco di suggestioni visive e sonore attraverso una fabbrica del passato.

Tea Time (2017, 7m 17s) di Ali Kazma
affronta il tema dell’automazione e della conseguente accelerazione del lavoro nella produzione del vetro

Unboxing the Future (2019, 29m 09s) di Anna Witt
gli operai della fabbrica giapponese Toyota discutono dell’impatto dell’automazione e dell’IA sul loro lavoro

15 hours (2017, 15h 50m) di Wang Bing
Un solo giorno all’interno di una fabbrica cinese di indumenti che impiega lavoratori migranti.

Lazy Nigel (2015, 13m 41s), Calvin and Holiday (2014, 13m 47s), Without Light (2016, 11m 17s), After Hours (2013, 6m 39s) di Simon Gush
affrontano il tema delle condizioni lavorative, della visibilità/invisibilità, della performatività, del sovraccarico di lavoro.

COMMERCIO E TRAFFICI

 

Intermodal (2023, 24m 40s) del duo Kaya & Blank
girato nei porti commerciali globali

Asia One (2018, 63m 21s) di Cao Feiuna
storia d’amore fantascientifica e surreale in un grande deposito di merci, che racconta il passato della Cina e il futuro globale

Anima Overdrive (2023, 4m 18s) di Stefan Panhans & Andrea Winkler
una rider dall’eloquio frenetico e dalla gestualità bellicosa che elenca le proprie consegne in un assolo rap

NUOVI COMPORTAMENTI

The Rise (2017, 18m) di Nina Fischer & Maroan el Saniil
mistero, l’imprevisto in agguato sotto la superficie levigata del presente

Performance (2017-2018, 25m) di Gabriela Löffelle
prove del giovane direttore tecnico di un’azienda di sicurezza americana che, guidato da una coach, cerca di rendere il suo discorso convincente

 

The Long Way Home (2016, 10m 19s) di Sven Johne
Un uomo che guida la sua auto nella notte: non dorme da una settimana, è sovraccarico di lavoro, teso e sopraffatto dalla stanchezza

The Stroker (2018, 14m 26s) di Pilvi Takala
due settimane trascorse dall’artista a Second Home, un rinomato spazio di coworking di East London dedicato ai giovani imprenditori e alle startup

Kapitalism (2016, 6m 25s) di Paulien Oltheten
una panchina su cui campeggia la scritta “Capitalismo” che rappresenta il sostegno a chi ha perso il lavoro per vari motivi

 

COMUNICAZIONE

If you didn’t choose A, you will probably choose B (2022, 19m 48s) di Ariane Loze
una donna dinamica sulla trentina costantemente analizzata, spiata e inseguita in una Parigi deserta da algoritmi “viventi” la cui intelligenza artificiale è asservita a scopi commerciali

Praying for my haters (2019, 17m) di Lauren Huret
moderazione dei contenuti operata con criteri opachi dai social media attraverso la verifica da parte di operatori sottopagati

 

Sieben bis Zehn Millionen (2005, 5m 30s) di Stefan Panhans
una società intrinsecamente permeata di consumismo e la comunicazione che la domina

Neighbour Abdi (2022, 29m) di Douwe Dijkstra
insieme al vicino di casa Abdiwahab Ali, di origine somala, viene intrapreso un viaggio di ricerca attraverso una storia dolorosa segnata dalle guerre concentrandosi sul processo creativo

The Bots – Italian Market (2020, 8m 51s); Turkish Market (2020, 7m 29s) e Spanish Market (2021, 8m 24s) di Eva & Franco Mattes
una serie di video realizzati con il giornalista investigativo Adrian Chen e con alcuni attori partendo dalle testimonianze anonime di content moderators che hanno lavorato per Facebook a Berlino

AMBIENTE NATURALE

Contaminated Home (2021, 22m) di Nina Fischer & Maroan el Sani
Si concentra sulle conseguenze dell’incidente nucleare di Fukushima, in Giappone, a dieci anni di distanza

Sowing the Seeds for the Future (2020, 60m) di Dominique Koch
“poesia fantascientifica”. Il film mostra immagini girate nell’istituto di ricerca ICARDA (International Center for Agricultural Research in the Dry Areas), il cui programma di studio e raccolta dati ad Aleppo, in Siria, è a rischio distruzione a causa della guerra attualmente in corso

 

Flush (2023, 15m) di Lucy Beech
opera poetico-scientifica su una mucca inter-sessuale che non dà latte, è sterile e dunque inutile sotto il profilo agricolo

 

Broken Spectre (2022, 74m 11s) di Richard Mosse
lavoro colossale e immersivo dell’artista dedicato alla foresta amazzonica, devastata dalla radicale deforestazione attuata durante il governo di Bolsonaro. Il disastro ambientale è testimoniato dalle immagini e dalla colonna sonora del compositore Ben Frost, che ha legato un registratore agli alberi abbattuti e con l’ausilio di microfoni a ultrasuoni ha catturato le sonorità prodotte dagli insetti simili a motoseghe

CONTRATTO SOCIALE

 

The Only Reason… (2019, 8m 49s) di Julika Rudelius
filmato nel distretto di Skid Row, nell’area di Central City East a Los Angeles e mostra le strade del quartiere, dove è sorta una tendopoli di tossicodipendenti e persone senza fissa dimora

The Common Sense (2014, 6m 5s ciascun episodio) di Melanie Gilligan
Episodi che attingono al linguaggio del teatro e della fiction per approfondire tematiche sociali, politiche ed economiche, esplorando le insidie dei concetti di “comune” e “collettivo” e per questo scopo ha ideato una tecnologia immaginaria chiamata The Patch che consente di percepire direttamente le emozioni degli altri.

INTERMEZZI

Everyone Is a Worker (6m 33s); Building a New Road (6m 02s); Water (5m 33s) e The New Family (11m 20s) di Simon Dybbroe Møller
riconducibili al progetto What Do People Do All Day (2020-2022), che riprende il celebre libro per bambini di Richard Scarry sostituendo ai disegni originali, che hanno per protagonisti buffi animali antropomorfi impegnati alle più diverse mansioni umane nell’industriosa città di Sgobbonia (in originale Busytown), una galleria di persone in carne e ossa che operano nel paesaggio schizofrenico del post-capitalismo

 

What is Money? With Babak Radboy (2018, 7m 49s);
serie Circle time, un programma che spiega ai più giovani le problematiche del mondo odierno, e mostra un adulto che parla a un gruppo di bambini del ruolo del
denaro, del lavoro e del capitalismo.

A Good Crisis (2018, 3m 48s)
fa parte di PSA, Public Service Announcement, programma pensato per fornire un’informazione più puntuale e precisa e illustra i recenti sviluppi del mercato immobiliare americano
Entrambi di DIS

All Bleeding Stops Eventually (2019, 40s ciascun episodio) di Will Benedict
consiste in sei brevi video nei quali alcuni animali, il sole e la luna hanno accesso alla parola umana e si rivolgono direttamente a noi per affidarci un messaggio importante in merito al nostro rapporto con la natura

 

 

 

© Paolo Mazzanti

 

Qui potete scaricare un riepilogo dei video in formato PDF Riepilogo-Video

 

VERTIGO – VIDEO SCENARIOS OF RAPID CHANGES

Le mutazioni della società in videoarte

10.02 – 30.06.2024

a cura di Urs Stahel

Fondazione MAST

Via Speranza, 42 – Bologna

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