Robert Mapplethorpe | Coreografia per una mostra

Un maestro della fotografia, bello, geniale e dannato, protagonista della New York in fermento tra gli anni Settanta e Ottanta. Il Madre gli dedica una mostra del tutto originale, in cui i 160 scatti esposti vengono lasciati “dialogare”con opere archeologiche, antiche e moderne. L’attenzione è rivolta ai canoni dell’arte neoclassica, alla perfezione formale così presente nell’estetica e nelle composizioni del fotografo newyorkese.

Ma c’è di più. Per tutta la durata della mostra, artisti e coreografi si esibiranno in performance di danza dal vivo: in occasione dell’opening si è esibito Olivier Dubois, uno dei più noti ballerini a livello mondiale. L’obiettivo è coniugare l’aspetto espositivo e quello coreografico, offrendo nuove suggestioni e restituendo alle opere nuova forza, coinvolgendo il pubblico in modo più profondo.

Uno scambio continuo tra fotografia e danza, presente anche e soprattutto nelle immagini di Mapplethorpe in mostra: ballerini dai muscoli tesi che sembrano seguire un ritmo incessante, corpi perfettamente scolpiti, figure dal dinamismo intrinseco in cui si percepisce la spinta al movimento. Ritratti in cui l’erotismo si esprime attraverso le forme, i gesti, le espressioni, i dettagli.

“Le opere del fotografo americano non erano mai state poste in un confronto diretto, prima d’ora, con
quell’evidente componente performativa che sembra animarle – spiegano i curatori Laura Valente e Andrea Viliani
– La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee afferma così la sua vocazione di collettore fra diverse
espressioni creative, per ripensare e rimodulare sperimentalmente la fruizione e lanatura stessa di un museo”.