Alessandro Cinque – Espinar, terra spezzata
Il fotografo italiano finalista all’Eugene Smith Grant, con un reportage sul devastante impatto che l’industria mineraria ha avuto su un’intera area nel cuore del Perù e sulla sua popolazione.
Il fotografo italiano finalista all’Eugene Smith Grant, con un reportage sul devastante impatto che l’industria mineraria ha avuto su un’intera area nel cuore del Perù e sulla sua popolazione.
Michele Borzoni ci racconta del suo ultimo libro, Workforce: una finestra sugli aspetti più critici e meno espolorati del lavoro contemporaneo. Un mondo nuovo, la cui iconografia si discosta molto da quella tradizionalmente associata all’idea di produzione.
Roger Ballen in mostra alla Galleria Sozzani di Milano. The Body, the Mind, the Space è un universo ai confini tra realtà e immaginazione, fatto di caos e follia. Un mondo amorale, primitivo, illogico. Dove la fotografia incontra l’art brut, il teatro dell’assurdo, il surrealismo.
Monsanto. A photographic investigation di Mathieu Asselin narra le vicende della Monsanto che, fin dalle origini, ha contraddistinto la sua storia per una condotta poco cristallina, controversie con gli scienziati e l’opinione pubblica, inchieste, insabbiamenti e scandali. Molte le vicende poco chiare nella storia della multinazionale; l’Agent Orange, defoliante usato dagli Stati Uniti nella Guerra del Vietnam, è uno dei prodotti più tristemente famosi.
Può la semplice celebrazione delle bellezze naturali comunicare l’importanza della tutela dell’ambiente? Come fare delle montagne un’icona della questione ambientale in generale? A queste domande risponde l’ambizioso progetto di Fabiano Ventura “Sulle tracce dei ghiacciai”.
“Meet Bob” è il racconto visivo di un incontro, di una riabilitazione, dell’amore che l’uomo deve riporre nella cura dell’animale malato o bisognoso. Bob viene curato e vive ormai da tempo in mezzo agli uomini poiché, nonostante sia stato salvato, non è più in grado di vivere in libertà.
Il lavoro fotografico di Mitch Epstein si sviluppa, fin dalle prime produzioni, intorno al delicato equilibrio che unisce natura e società. Un rapporto talvolta virtuoso e prolifico, più spesso complesso e conflittuale.
Può la fotografia cambiare il mondo? Sicuramente è in grado dare una mano: le immagini sono uno strumento influente, in grado di attirare l’attenzione su problemi urgenti. Nel 2018 è stato pubblicato un libro: Photographers against wildlife crime che riunisce 24 celebri fotografi naturalisti e i loro lavori, creando una potente narrazione visiva per denunciare i crimini contro la fauna selvatica.
Genesi di Sebastiao Salgado è il frutto di un lavoro durato 8 anni, realizzato nel corso di diversi viaggi in luoghi remoti e inviolati del Pianeta; un manifesto di un patto di alleanza fra Uomo e Natura.
Al MAST di Bologna il lavoro del fotografo canadese Edward Burtynsky, con i video-artisti e registi Jennifer Baichwal e Nicholas De Pencier: una ricerca visiva sull’Antropocene, che esplora le aree maggiormente interessate dall’impatto umano.
Grüne Linie è il nome ufficiale della Linea Gotica, l’estrema difesa lungo l’Appennino tosco-emiliano dell’esercito tedesco in ritirata. Giancarlo Barzagli ci accompagna in un’esplorazione dei luoghi, dei reperti e dei volti di un territorio profondamente segnato dalle fasi conclusive della Seconda Guerra Mondiale.
Il prossimo fine settimana, 8-9 giugno, è l’ultimo per poter visitare Fotografia Europea e dunque anche la mostra dei vincitori di Giovane Fotografia Italiana.
Una breve intervista con i curatori della mostra, Daniele De Luigi e Ilaria Campioli, ci aiuta a capire meglio intenzioni e obiettivi del progetto.
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