JOAN FONTCUBERTA – Cultura di Polvere

di Paolo Mazzanti
_

– CULTURA DI POLVERE –

Una mostra a Palazzo Fortuny di Venezia.

Il titolo prende spunto dall’opera “Elevage de poussière” di Man Ray che ritrae l’accumulo di polvere sul vetro di Duchamp dando origine ad un’altra opera.
Ma il lavoro di Joan Fontcuberta parte da un altro punto di vista.

L’arrivo a Roma presso l’ICCD

Chiamato a proporre una sintesi dell’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) lavorò verslo la sintesi del maestoso archivio di fotografia presente a Roma. “Posso vedere il materiale fotografico più degradato che avete in collezione?”. Questa è la prima richiesta al suo arrivo a Roma. Arriva quindi ad un importante concetto di identificazione dell’oper adello stesso ICCD, la sintesi della storia dell’archivio. La dimostrazione visiva della storia della fotografia. Le lastre con i maggiori segni del tempo. Andando a rovistare nei fondi dell’archivio, in mezzo a quei pacchi di vecchie immagini, vecchie lastre che sono arrivate al confine dell’invecchiamento, ad un passo dalla riconoscibilità oltre la quale il nulla ed il dubbio peerenne che ci viene se buttarle oppure no, Joan Fontcuberta pensa ad una nuova vita, non per farle tornare3 nuove ma per assegnare quel significato di storia vissuta che solo loro possono portarsi dietro. Certamente la “memoria” fotografica perde i segni classici del reale ma grazie a Fontcuberta abbiamo un nuovo reale che è dato dalla memoria ormai remota delle lastre a cui si aggiungono i segni del tempo (abrasioni, muffe, batteri, ingiallimenti) per dare origine a delle nuove immagini, delle opere di “astrazione del reale sulla memoria”.

La mostra

La sintesi di tutto questo lavoro è esposta grazie alle 12 immagini di grande formato montate su lightbox che danno luce al salone del piano terra di Palazzo Fortuny. Troviamo anche una serie di lastre originali a complemento delle lightbox.

Le immagini riproducono le lastre originali negative in bianco e nero a cuisi aggiungono i colori delle contaminazioni.

Da dove provengono le lastre riprodotte?

La scelta cade sul materiale fotografico del Fondo Chigi. Il principe Francesco Chigi Albani della Rovere (1881 – 1953), rampollo di una delle casate nobiliari più ricche e potenti della storia, naturalistica e fotografo amatoriale.

Il dialogo con l’autore in lingua spagnola

La ricerca del lavoro viene presentata dall’autore nella madre lingua spagnola in maniera semplice ma intelligente il percorso per arrivare al lavoro finito. La base della sua ricerca parte da un tema che lui definisce “Trauma” ed infatti le opere prendono il titolo di “Trauma” seguito dal numero del lavoro. Nel lavorare su lastre di altri autori cita una frase celebre di Picasso “I bravi artisti copiano, i geni rubano” ma il so lavoro va oltre a questi concetti di ispirazione ed ama parlare di “adozione” di un pensiero altrui dell’epoca contemporanea.

L’artista in uno dei suoi libri (“Contro Barthes”) parla di mezze verità e viene da chiedersi se nel lavoro “Cultura di Polvere” nell’atto di unire una memoria deteriorata con una realtà invasiva abbia pensato ancora a due mezze verità composte da 50% + 50% oppure siano due e quindi 100% + 100%.

L’Istituto ICCD 

L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ha attivo un programma di residenze d’artista rivolto ai fotografi (con modalità concorsuali o su invito). La presenza prolungata di un autore in ICCD (la durata della residenza è di circa un anno) chiamato a realizzare un nuovo lavoro fotografico in piena libertà espressiva chew sia frutto dellasua interazione con l’archivio, scegliendone liberamente i temi, gli autori, le sezioni o i materiali da indagare.

La sede di Palazzo Fortuny

Palazzo Fortuny fu fondato dai nobili Pesaro, successivamente fu acquistato dall’artista Mariano Fortuny y Mandrazo per farne il suo atelier.  Dopo la sua morte la moglie Henriette donò il palazzo al Comune di Venezia che ne conserva tuttora in maniera estremamente curata  l’integrità dei tessuti e delle collezioni che erano di Mariano. L’uso che ne viene fatto è perfettamente in linea con lo spirito e la cultura.

JOAN FONTCUBERTA. CULTURA DI POLVERE
Venezia, Palazzo Fortuny
24.01 – 10.03.2024

a cura di Francesca Fabiani – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione

Fondazione Musei Civici di Venezia

Fotografie della mostra © Paolo Mazzanti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *