di Paolo Mazzanti
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Nell’epoca contemporanea dominata dalla fotografia digitale sembrerebbe anacronistico parlare di fotografia a pellicole o meglio a “lastre”.
Con la fotografia digitale si scatta e si vede subito il risultato, la macchina fotografica o il telefonino ci stanno comodamente in tasca, la memoria è super abbondante, non costa niente scattare, il tempo di risposta in caso di necessità è nullo e possiamo riprendere immediatamente qualsiasi cosa. Tanti altri vantaggi che non stiamo qui ad elencare.
Eppure, nonostante tutto, qualcuno ama ritornare a scattare come si faceva nell’Ottocento: a lastre con l’uso del banco ottico.
Un fascino antico che ritorna a vivere oggi.
Ma come è possibile che qualcuno si metta a produrre apparecchiature per tecnologie ormai considerate desuete e anacronistiche? Occorre una buona dose di “follia” per avviare un’attività di questo tipo!
Siamo andati a cercare se non esista qualche “folle” che al giorno d’oggi si metta a produrre banchi ottici e l’abbiamo trovato in Italia, in provincia di Modena: un giovane ingegnere di nome Alessandro Gibellini, che ha fondato la Gibellini Projects (gibellinicamera.com). Avviata poco dopo il 2012, l’azienda si dedica alla costruzione di Banchi Ottici utilizzando le ultime tecnologie in campo ingegneristico di prototipazione 3D e lavorazione dei metalli, dall’alluminio al titanio. Non poteva mancare la fibra di carbonio per i modelli più evoluti.
I formati vanno dal 4×5 (in pollici) all’ 8×10.
Ma la Gibellini non si accontenta e non si ferma, realizza anche banchi ottici personalizzati su richiesta, sia per formati diversi che per esigenze diverse. Non ultimi quelli realizzati con le stampanti 3D sia nella versione entry level che nella variante in Tecnopolimero.
Giunti a questo punto la curiosità è tanta e ci ripromettiamo di andare di persona a vedere cosa e come si produce all’interno di un’azienda tecnologicamente avanzata, ispirata da una storia antica.
L’interesse verso questo particolare settore di nicchia coinvolge tutta una serie di appassionati a livello internazionale, che credono nella fotografia costruita con fatica, pezzetto per pezzetto, fino ad arrivare ad un’immagine pensata, voluta, costruita e realizzata con pazienza. Niente istantanee da cogliere al volo e forse per caso, ma opere frutto di un irrefrenabile desiderio di fermare la storia in un frammento destinato ai posteri, immagini che possiedono la massima qualità possibile e rivelano tutto il pensiero che sta dietro allo scatto, ma attenzione!
Solo per pochi! E per chi sa guardare!
23 giugno 2020