di Beatrice Bruni
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Nel Mar dei Caraibi meridionale, di fronte alle coste del Venezuela, si trova un’isola che fa parte delle Antille Olandesi, e che prende il nome di Curaçao.
A Curaçao vive e lavora la veterinaria Odette Doest, cugina del giovane fotografo olandese Jasper Doest, noto per le sue fotografie di natura basate su un realistico approccio narrativo-documentario. Odette chiede a Jasper di donarle alcune sue foto raffiguranti orsi polari, volpi e foche, allo scopo di ornare le mura della sala d’aspetto dello studio veterinario. Orsi polari ai Caraibi, doveva sembrarle qualcosa di molto divertente!
Jasper, coinvolto da sempre nella realizzazione di progetti fotografici nei quali tenta di far riflettere sul ristabilire e sul rinsaldare il legame tra l’uomo e la natura, pensa che invece sarebbe più opportuno fotografare la fauna dell’isola, allo scopo di far conoscere e capire più a fondo gli animali autoctoni alla popolazione locale. L’idea è accolta subito con entusiasmo dalla cugina, che già anni prima aveva fondato la Fundashon Dier en Onderwijs Cariben (FDOC), associazione benefica volta all’educazione scolastica e alla conservazione delle specie. Da questo simpatico aneddoto nasce uno dei lavori fotografici di natura più toccanti degli ultimi anni: Meet Bob.
Bob è un fenicottero, ovviamente è bellissimo, ed un tragico giorno della sua vita plana per sbaglio contro il vetro di un hotel (gli uccelli in volo hanno difficoltà a capire di trovarsi di fronte ad una superficie trasparente). Ne seguono gravi ferite. Bob viene trasportato allo studio veterinario di Odette Doest, ed il cugino Jasper trova così la sua storia da raccontare.
Meet Bob è il racconto visivo di un incontro, di una riabilitazione, dell’amore che l’uomo deve riporre nella cura dell’animale malato o bisognoso. Bob viene curato e vive ormai da tempo in mezzo agli uomini poiché, nonostante sia stato salvato, non è più in grado di vivere in libertà.
Bob è diventato un simbolo. Nelle fotografie vediamo lo splendido esemplare davanti alla macchinetta degli snack, o nel bagno della casa che lo ospita, lo vediamo sotto i ferri, circondato da decine di forbici durante l’operazione chirurgica, lo seguiamo mentre passeggia con Odette sulla spiaggia, o protagonista assoluto, davanti agli sguardi curiosi dei bambini di una scuola. E’ molto importante per Doest sottolineare con le sue immagini quanto l’essere umano e l’animale abbiano la necessità di vivere insieme sul pianeta, con rispetto e in armonia, senza prevaricazione, rivolti ad un futuro comune.
Bob ci fa anche gli auguri di Natale tra i festoni luccicanti e le ghirlande luminose. È un caro, dolce amico rosa, con le penne, le piume ed il becco arcuato, diventato il perfetto ambasciatore della protezione dell’ambiente. Vive con gli uomini ma fa il bagno in una vasca di acqua salata con altri fenicotteri, perché è giusto che nella sua giornata egli sia ancora almeno un po’ un fenicottero libero. Tutto ciò è una parabola che rappresenta la costituzione di un equilibrio, un processo che mette alla prova l’uomo in un impegno costante. Ma tale è la sfida che il fotografo racconta con grande determinazione, suggerendo che deve essere assolutamente vinta.
Con questo lavoro Jasper Doest ha vinto due premi all’ultima edizione del World Press Photo, che sarà in esposizione, come ogni anno a Lucca, durante la biennale di fotografia Photolux Festival 2019, in programma dal 16 novembre all’8 dicembre. L’autore era già diventato noto nel 2018 vincendo, sempre nella sezione Natura, un premio al WPP, con un delicato e struggente lavoro, Sacred No More, sul macaco giapponese, meglio noto come scimmia delle nevi, specie protetta ma invisa alla popolazione e al tempo stesso usata, da tempi antichissimi, negli spettacoli di intrattenimento.
Jasper Doest è anche contributor di National Geographic Magazine, Smithsonian Magazine e GEO ed è un famoso e seguitissimo Instagramer. Con circa sessantamila follower, nello statement iniziale del suo account Instagram dichiara: “Giving a voice to nonhuman lives while trying to bridge the gap between the natural world and ourselves”**. Ogni sua fotografia cerca in effetti di incarnare questo intento.
Il mio consiglio è di seguire Jasper Doest su Instagram: instagram.com/jasperdoest e sul sito: jasperdoest.com; vi regalerà riflessioni, stupore, emozioni, straordinari racconti su coloro che condividono con noi, e molto meglio di noi, questa infinitesima parte di universo.
**Dono una voce alle vite non umane cercando di colmare il divario tra il mondo naturale e noi stessi.
9 luglio 2019