Canon R e Canon R5 – L’imbarazzo della scelta

di Paolo Mazzanti
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Una settimana con Canon R affiancata da una Canon R5
Obiettivi Canon RF 24-105mm F/4 L IS USM e Canon RF 50mm F/1,2 L USM

Divertimento puro all’insegna di un piacere di fotografare tutto quel che si vuole in tutti i modi possibili. Con l’arrivo delle mirrorless l’arte di fotografare è diventata un mix fra gioco e professione facilitata. Dove i due confini si uniscono per avere un controllo assoluto dell’immagine con la discrezione necessaria. La discrezione è dovuta alla silenziosità di questi apparecchi unita a un aspetto non invadente dei corpi macchina che lasciano credere di avere in mano un oggetto non pericoloso e non intimidatorio bensì un elemento delicato e innocuo che bene si inserisce in ogni contesto sociale.

Due corpi macchina molto simili per ingombro e impostazione, una Canon EOS R e la più evoluta Canon EOS R5.

La Canon R è caratterizzata da un sensore full-frame da 30 megapixel con un’ottima nitidezza e dettaglio, scatto silenzioso, 8 fotogrammi per secondo, video 4K, Wi-Fi e Bluetooth integrati e ISO 100-40000.

Mentre la Canon R5 è una full-frame da 45 megapixel con la possibilità di scattare in sequenza fino a 20 fotogrammi al secondo, Wi-Fi e Bluetooth integrati, ISO 100-51200, Video 8K a 12 bit in formato RAW con larghezza del sensore intera, oppure 4K/120P.

Un approccio intuitivo

Vogliamo partire con il fotografare senza una prima lettura del manuale ma utilizzando sempre un “approccio intuitivo”, proprio per poter avere l’esperienza sul campo e non teorica o nozionistica.

La prima cosa che appare o che salta all’occhio è un piccolo display nella parte superiore del corpo macchina ed anche se ci troviamo a fotocamera spenta ci permette di vedere quale priorità di scatto abbiamo impostato.
La rotellina di accensione del corpo è ben visibile sul lato sinistro superiore del corpo macchina; l’impugnatura di entrambe le mirrorless è perfetta e bilanciata, tanto che camminando la si può tenere “appesa” sulla punta delle dita senza stringere l’impugnatura ed è come se fosse incollata o meglio un tutt’uno con la mano.

La prima cosa che fa un fotografo è avvicinare l’occhio al mirino: perfetto!

Un’ottima visione con un mirino largo e ben definito, perfetto anche con un paio di occhiali da sole indossati nei giorni molto luminosi. Le informazioni sono semplici e chiare con la possibilità di personalizzare le info con le tante opzioni disponibili.

Un uso da veri professionisti

Finalmente la logica di regolazione di questi corpi macchina è imperniata sull’uso della mano destra. La mano sinistra ha il solo ruolo di sostenere il peso dell’insieme sul suo palmo mentre la mano destra è libera di scattare o regolare i vari tasti.
Questa impostazione permette di continuare ad avere il controllo continuo del soggetto inquadrato perché la mano sinistra non deve fare operazioni e rimane sempre fissa a tenere l’obiettivo e il corpo macchina, consentendoci di rimanere sempre con l’occhio dentro il mirino.

Nella Canon R le regolazioni vengono fatte con il pollice sulla rotellina con la scritta MODE (ghiera controllo rapido) e sui tasti a croce posizionati più in basso. Sul dorso in alto a fianco del mirino troviamo la doppia freccia destra/sinistra chiamata da Canon barra multifunzione. In alto invece, vicino al pulsante di scatto, troviamo la ghiera principale che viene regolata con il dito indice.


Alti ISO in movimento

Una delle situazioni critiche per un fotografo è data dalla scarsa luminosità della scena il che comporta il dover alzare il valore degli ISO con aumento della grana e del degrado dell’immagine, oltre a dover usare diaframmi aperti con tempi lenti di scatto.

Siamo andati in giro per la città dove l’arrivo della sera comporta una scena critica da fotografare con persone che si muovono in senso verticale al punto di ripresa, mettendo a dura prova il sistema di messa a fuoco e dove il controllo dell’esposizione, fra strada scura, cielo con ancora luce e le varie insegne luminose, diventa di fondamentale importanza.

Queste immagini sono state scattate con il superluminoso obiettivo Canon RF 50mm F/1,2 L USM mentre si camminava tenendo bassa la fotocamera e guardando il display posteriore per il controllo dell’inquadratura, scegliendo il momento migliore per lo scatto.

La fotocamera (la R5) è stata perfettamente reattiva scattando a ISO 1600 f/4 1/160 s.

Immagine qui sotto: ISO 1600 f/4 1/40 s.

Canon RF 24-105mm F/4 L IS US

Questo è il compagno di viaggio più fedele per ogni fotografo. A meno che non partiate per una missione specifica come ad esempio la fotografia naturalistica di animali dove avreste bisogno di un 1000mm, un obiettivo con escursione ottica 24-105 coprirà il 95% delle situazioni, dal grandangolo senza ancora forti distorsioni come il 24mm al medio tele del 105mm in un unico apparecchio.

Non abbiamo bisogno di fermarci a cambiare ottica per fotografare una scena nuova che ci è capitata sotto gli occhi, abbiamo già tutto in mano, non ci resta che inquadrare e scattare! Dopo possiamo anche fermarci a “pensare” ed eventualmente rifare qualche scatto con maggiore attenzione ma vedrete che la prima idea è sempre la vincente!
Per cui nella nostra borsa ci sarà solo un corpo macchina ed un obiettivo già montato: il Canon RF 24-105mm F/4 L IS US.

Canon RF 50mm F/1,2 L USM

Volendo mettere alla prova il Canon RF 50mm F/1,2 L USM alla sua apertura estrema con il valore 1,2 abbiamo provato tante situazioni ottenendo risultati veramente sorprendenti con immagini dal fascino che solo certe ottiche possono dare.

Questo obiettivo permette di avere morbidezza e nitidezza contemporaneamente.

Per far capire in pratica, sempre col diaframma tutto aperto, basti osservare le due immagini seguenti, che non sono state realizzate a distanza ravvicinata dove ogni obiettivo avrebbe prodotto degli sfocati, bensì con queste scene “allargate” vediamo che l’apertura di diaframma massima rende un buono sfocato con un eccellente risultato bokeh.

La prima immagine è caratterizzata dalla messa a fuoco sul soggetto principale dello sfondo dove si evince la persona in primo piano fuori fuoco. Mentre nella seconda la messa a fuoco cade sul soggetto in primo piano evidenziando quindi una scena di sfondo fuori fuoco che permette di “staccare” totalmente rispetto al primo piano.

Questa seconda immagine non è stata costruita ma “colta al volo” mentre accadeva ed in questo caso è stato veramente sorprendente l’uso della piccola cloche della Canon R5 che si controlla con il pollice destro e che agisce su un quadratino verde corrispondente al punto da mettere a fuoco. La rapidità e la naturalezza di azione di questo gesto ha permesso un preciso controllo del fuoco che al volo è stato fissato sullo “smartphone-mano” della signora ritratta.

 

Qui sotto la Canon R5 dove si evidenziano i tasti di comando principali.

 

Per concludere la nostra prova

Abbiamo scattato centinaia e centinaia di immagini in tante situazioni estreme, di giorno, di notte, negli interni ed in esterni, di persone, di cose, in studio con i flash Broncolor, in macchina, correndo, al mare, in collina.

Non esistono situazioni dove queste macchine fotografiche, definite mirrorless, con le nuove ottiche (la serie RF) appositamente studiate e realizzate per loro, non siano in grado di affrontare. La qualità dell’immagine è sempre ottima per la Canon EOS R e diventa eccelsa per la Canon EOS R5. Non ci siamo spinti alle prove video che in questa sede sarebbero state fuori luogo ma vi assicuro che solo fino ad alcuni anni fa non si sognavano nemmeno certi risultati!

Cosa manca?
La creatività del fotografo-autore che nessuno potrà mai progettare e realizzare per voi. La creatività è sempre dentro ciascuno di voi, tiratela fuori!

 

 

Canon EOS R con obiettivo Canon RF 24-105mm F4 L IS USM

 

Canon EOS R5 con il superlativo Canon RF 50mm F1.2 L USM

 

Scattata con obiettivo Canon RF 50mm F1.2 L USM

 

Retro con display della Canon R

 

Retro con display della Canon R5

 

Display aperto esternamente al corpo macchina della Canon R5

 

Vista superiore della Canon R

 

Vista superiore della Canon R5

 

© 2021 Paolo Mazzanti

 

22 giugno 2021

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