di Lorenzo Lombardi
Qualche giorno fa sono state annunciate le foto vincitrici del World Press Photo 2025. Il 17 aprile verranno annunciati i vincitori “assoluti” di uno dei più prestigiosi concorsi di fotogiornalismo al mondo. Ma queste informazioni le potete trovare sul sito del WPP e leggere sulla stampa generalista che, giustamente, riporta la notizia ed il comunicato stampa.
Quello che però non troverete è l’aria che si respira ad immergersi nel World Press Photo.

Ormai da 21 anni, la sede più longeva in Italia, dopo Roma, come Photolux Festival abbiamo deciso di accompagnare all’esposizione anche le visite guidate (gratuite, comprese nell’ingresso alla mostra).
Una felice intuizione del fondatore e direttore artistico del Festival Enrico Stefanelli che ha pensato che aggiungere “il racconto delle foto” alle foto potesse essere la famosa ciliegina sulla torta. O il peperoncino magari, scegliete voi.
Fu una ottima intuizione ripagata dall’ampia partecipazione del pubblico. E chiaramente le continueremo a fare anche quest’anno le nostre (ma anche vostre) visite guidate. Quest’anno dal 22 novembre al 14 dicembre 2025 sempre a Lucca.

Essere la guida del WPP è prima di tutto, un piacere ed una grande emozione, prima che parte del lavoro di reporter (studiare e sostenere il lavoro dei colleghi è fondamentale).
Poter guidare il pubblico fra quelle foto commoventi, potenti, divertenti, trancianti, tristi, dolci, simboliche è una sensazione meravigliosa

Immergersi nel WPP è fare un vertiginoso giro del mondo.Immergersi nel WPP è avere uno sguardo profondo sul mondo, un racconto fotografico che vi fa spostare da una parte all’altra del mondo senza avere il teletrasporto.
Immergersi nel World Press Photo è capire più in profondità il lavoro del fotogiornalismo.

Mi raccomando non fermatevi alla potenza della foto, cercate anche chi ha scattato quelle foto. Perché spesso per farle si è messo a rischio, si è messo in gioco, è rimasto nel “nostro”(scusate ora parlo da reporter) ormai consolidato e continuo equilibrio instabile, quella continua ricerca, e necessità, di partire, raccontare, spiegare fotografare. Seguite quella sensazione, provate a guardare con gli occhi degli altri, commovetevi con noi.

Fra le foto che vedrete quest’anno potrete ammirare anche il potente lavoro fotografico della Toscana Cinzia Canneri, unica Italiana. “Women’s bodies as battlefields” (il corpo delle donne come campi di battaglia) ed è un lungo reportage da una delle tante guerre dimenticate. Si parla del conflitto del Tigray (Etiopia) dove dal 2020 al 2022 si sono fatti la guerra forze indipendentiste regionali e potere centrale. Anche se nel 2022 è stato firmato un cessate il fuoco, gli effetti lunghi di ogni conflitto rimangono nelle carni delle persone per anni, talvolta per tutta la vita. Lo stupro sistematico di guerra è una pratica tanto schifosa quanto utilizzata da sempre purtroppo e Cinzia Canneri ha raccontato nel suo long term project (categoria per cui ha vinto per la regione dell’Africa) la sofferenza di tali donne, il cui corpo è stato tristemente campo di battaglia.

Aspettiamo i vincitori assoluti che verranno decisi fra qualche settimana.Ma soprattutto vi aspettiamo, di nuovo, per poter girare vertiginosamente insieme a noi intorno alle foto del WPP.

Tutti fotografi premiati nelle diverse categorie sul sito del World Press Photo.
Lorenzo Lombardi
Giornalista e Reporter – Analista dei media e delle fonti aperte.
Guida del World Press Photo al Photolux Festival