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Harry Gruyaert – Last call
22 Ottobre 2020 - 31 Dicembre 2020
Alla Magnum Gallery di Parigi è in mostra fino al 31 dicembre una selezione di immagini tratte da Last Call, serie che raccoglie le fotografie scattate da Harry Gruyaert (Anversa, 1941), negli aeroporti intorno al mondo.
Il fotografo belga, membro della storica agenzia fotografica fin dal 1982, è attratto dai non-luoghi, dai punti di transito in cui le persone sono in attesa, in una dimensione indefinita, in cui il tempo appare sospeso e la realtà immobile: le stazioni, le fermate degli autobus e soprattutto gli aeroporti, perché “dotati di una notevole teatralità”, sono i luoghi che ama indagare con l’obiettivo, osservando le interazioni, i movimenti, le posture, le atmosfere, “le situazioni che si verificano in quei particolari momenti in cui il tempo sembra essersi fermato”.
L’architettura peculiare di un aeroporto costituisce una scenografia in cui i colori si combinano in modo singolare e le persone si muovono come su un palcoscenico, in una performance dalla trama incomprensibile, ma visivamente accattivante. Gruyaert ci restituisce immagini in cui la figura umana non è centrale, è immersa, tra molti altri elementi, in un’inquadratura in cui dominano linee, forme e colori che si intersecano creando composizioni grafiche quasi astratte, irreali. Il contesto, l’ambiente, per l’autore sono significativi tanto quanto i passeggeri in transito.
Le sue fotografie ci rivelano un diverso modo di guardare la realtà e riescono, sorprendentemente, ad ammantare di fascino luoghi sinonimo di tedio, code, attese interminabili o, al contrario, fretta, affanno, precipitazione. Gruyaert sfrutta magistralmente tutte le possibilità espressive del colore, elemento portante nelle sue immagini, privilegiato dall’autore fin dagli anni ’70-’80, in un’epoca in cui l’uso del colore era relegato alla fotografia commerciale e alla pubblicità.
La serie completa Last call è stata pubblicata nell’omonimo libro (Thames & Hudson, 2020).