Surrealist Lee Miller

A Bologna una retrospettiva di cento (e una) immagini  rende omaggio ad una delle più grandi ed eclettiche fotografe del ‘900, fotoreporter al seguito delle truppe americane durante la Seconda Guerra Mondiale nonché musa e collaboratrice di Man Ray. Lee Miller, lanciata da Vogue nel 1927 come modella, posò per autori quali Edward Steichen e Arnold Genthe e il suo volto apparve sulle principali riviste patinate dell’epoca. Passò presto dall’altra parte dell’obiettivo: “Preferisco fare una foto che essere una foto” diceva.

Si dedicò anche alla moda e al ritratto, ma soprattutto fu colpita dal surrealismo e da Man Ray con cui sviluppò la tecnica della solarizzazione. Documentò la liberazione dei lager di Dachau e Buchenwald e seguì gli Alleati durante la scoperta degli appartamenti di Hitler dove venne scattata quella che è, forse, la sua immagine più celebre: Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler. La mostra ripercorre l’intera carriera della fotografa americana attraverso le sue immagini più famose e significative.