La retrospettiva di Franco Fontana all’ Ara Pacis

di Luca Sorbo
Phoenix, 1979 ©Franco Fontana_800

“Cancellare per eleggere”. Questa semplice formula potrebbe sintetizzare tutto il percorso artistico di Franco Fontana, una continua ricerca di essenzialità che si è materializzata in un lavoro fotografico originale e coerente, pur in un’esperienza di vita non priva di difficoltà.

Nato nel 1933 è cresciuto nei duri anni del dopoguerra, comprendendo ciò che era importante e cosa no. Libero da intellettualismi, senza una corposa formazione scolastica, ha cercato la libertà della propria vita e la fotografia è stato lo strumento per raggiungere questo scopo. Il suo è stato un interrogarsi continuo, un modo per dare valore al tempo e le sue due immagini possono essere interpretate come delle poesie Zen.

Alcuni hanno provato ad inserire la sua ricerca nel percorso dell’arte contemporanea, senza grande successo. La fotografia ha avuto una sua evoluzione indipendente, che ha dialogato con alcune delle tendenze artistiche, ma ha avuto la capacità di non lasciarsi condizionare e Fontana è una delle espressioni più vere e sincere di questa anarchia che ha caratterizzato molta della storia della fotografia italiana. L’Italia è sempre uno Zibaldone di esperienze e ricerche e spesso la provincia è riuscita ad essere più innovativa dei grandi centri.

Siberia, 1988 ©Franco Fontana_800

“Con una festa di linee geometriche e un’esplosione di colori, all’inizio degli anni Sessanta, Franco Fontana ha rivoluzionato l’arte di Niepce. Sfruttando tutte le possibilità ottiche della fotografia (inquadrature ardite, profondità di campo ridotte, profondità di campo ridotta, inquadrature dall’alto, etc.) ha creato immagini astratte e minimaliste attraverso una giustapposizione di colori brillanti dai forti contrasti. Questa scelta del colore in controtendenza rispetto a tutta la fotografia classica in bianco e nero considerata artistica, lo ha reso un precursore. Eppure nulla preannunciava che questo giovane potesse scuotere il mondo della fotografia in questa maniera”

Queste parole di Jean-Luc Monterosso, fondatore e per molti anni direttore della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, sono un autorevole omaggio al fotografo modenese che oggi è considerato uno dei più rilevanti autori a livello internazionale. Monterosso è anche il curatore della mostra. Ha selezionato 200 immagini, riuscendo, con rara capacità, a cogliere l’essenza di un’esperienza fotografica di oltre 50 anni.

Piscina, 1983 ©Franco Fontana_800
Franco Fontana© Los Angeles 1990

La mostra sarà visitabile fino al 31 agosto 2025. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.arapacis.it

Le prime foto che incontriamo nel percorso espositivo sono una veduta grandangolare dei tetti di Praga che fu una copertina della rivista TIME&LIFE e del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine e con un ritratto di Franco Fontana realizzato da Giovanni Gastel con cui ebbe una profonda amicizia.

Ritratto realizzato da Giovanni Gastel

Fondamentale nel suo percorso fu la pubblicazione nel 1978 del libro Skyline in cui divideva il paesaggio esattamente a Metà. Claude Nori affermò: “con il suo radicalismo e il suo approccio puramente fotografico, ha contribuito ad aprire la strada alla nuova fotografia italiana”.

Mare del Nord, 1976 ©Franco Fontana_800

Le sue fotografie più note sono sicuramente i paesaggi realizzati in Puglia ed in Basilicata. Con il teleobiettivo isolava parti del territorio, ottenendo immagini con campiture di colore che si contrapponevano. Poi, duplicando la pellicola diapositiva Ektacrhrome, riusciva ad ottenere colori molto saturi. Questa indagine visiva ebbe immediatamente un grande successo ed influenzò un’intera generazione di professionisti e fotoamatori.

Fontana dichiara: “Quando fotografo un paesaggio è il paesaggio che entra dentro di me, si fa l’autoritratto, così anch’io diventi un ‘paesaggio’, per esprimermi al meglio.” Questo conferma che la ricerca del fotografo modenese è prima di tutto una ricerca filosofica e solo in un secondo momento si traduce in una impronta di luce.

Frammento, 1981 ©Franco Fontana_800

Si confronta anche con la figura umana con il lavoro intitolato Nella luce americana. Ricordiamo che il titolo fu suggerito da Franco Vaccari.
Negli anni Ottanta indaga la bellezza femminile con il lavoro sulle piscine che è una raffinata ricerca sul nudo.
Lungo il percorso espositivo abbiamo anche la possibilità di entrare nello studio del fotografo e possiamo ascoltare una sua video intervista.
Una sezione del percorso è interamente dedicata all’esposizione di rare polaroid e polaroid transfer utilizzate quali “appunti visivi” durante i vari reportage. In questo caso, l’erotismo raggiunge la massima espressione; le immagini risultano morbide e meno nitide come in Nudo 1977.

Interessanti anche il suo lavoro dedicato all’autostrada. Durante i suoi viaggi ama fotografare in movimento e, utilizzando un lungo tempo di esposizione, sintetizza e cattura in un unico scatto le linee delle strade come in Autostrada 1975.
Sempre legato alla strada c’è un video-book dedicato alle tre strade per eccellenza: la Route 66, la strada verso Compostela e la Via Appia.
L’ultima sezione della mostra è dedicata alla sua attività professionale. Le geometriche immagini dalla serie Artemide introducono un video-book del catalogo dei Dogi della Moda; e ancora, uno scatto, Ceramica 2010, introduce ad un ulteriore video-book del volume Terra a Fuoco.

I dogi della moda, Paco Rabanne,1984 ©Franco Fontana_800

Dopo l’intensa esperienza di visita, il pubblico ha anche la possibilità di scoprire aspetti privati della vita del fotografo grazie all’esposizione in vetrine di fotografie personali, vinili, altri oggetti per finire con le coloratissime immagini dalla campagna pubblicitaria più recente di Sportmax del 2020.
Molto ben realizzato il catalogo edito da Contrasto e fortunatamente poco costoso, 30 euro.

Franco Fontana, con il suo approccio giocoso e libero, si conferma uno dei grandi maestri della fotografia contemporanea.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *