LA FINESTRA E LO SPECCHIO
Realtà o finzione, documento o arte. La fotografia, fin dalle origini, è divisa fra due anime. Ogni fotografo ne predilige una, anche se spesso i confini sono sottili. Uno scatto riproduce oggetti reali, ma può essere costruito in fase di ripresa o manipolato in seguito. Succedeva con l’analogico, avviene con estrema facilità nell’era del digitale, non sempre a fini espressivi.
Se l’intento della fotografia è informare, si pongono, ora più che mai, questioni etiche. Forse nell’ambiguità della fotografia risiede parte del suo fascino. Sospesa fra reale e immaginario, non siamo sicuri che ci dica sempre la verità. Solo se gli intenti dell’autore sono chiari possiamo ammirane il duplice linguaggio senza timore di essere ingannati.